5 Punti per scegliere la giusta termocamera
Come anticipa il titolo oggi parliamo di termografia. Quali aspetti è necessario tenere in considerazione per scegliere la giusta termocamera? Nelle prossime righe troveremo i punti principali che ci guideranno nella scelta del modello più opportuno a seconda delle nostre esigenze:
1. Che tipo di ispezione devo svolgere? Dove viene svolta la mia ispezione?
Queste semplici domande ci portano a fare due importanti considerazioni: devo effettuare un’ispezione qualitativa o quantitativa? In altre parole, devo capire se c’è una differenza di temperatura o devo misurarla? Il secondo punto riguarda l’ambiente dell’ispezione. Avrò bisogno di una termocamera IP67 per ispezioni esterne oppure è sufficiente un involucro meno robusto?
2. A che distanza devo effettuare la mia ispezione? Quanto è grande il mio oggetto?
Rispondere in modo preciso è molto importante per effettuare la scelta della giusta termocamera. È fondamentale dotarsi della corretta risoluzione in base all’ispezione che devo effettuare: per oggetti grandi da ispezionare a distanze considerevoli dovrò avere un’alto indice di risoluzione, vedi la serie A65: 640×512 pixel. Se invece posso inquadrare un oggetto di dimensioni ridotte a distanza ravvicinata sarà sufficiente un termocamera a bassa risoluzione, vedi la serie AX8: 80×60 pixel.
3. Accuratezza e Sensibilità
Nel punto 1 abbiamo parlato di ispezioni qualitative o quantitative. Le ispezioni quantitative sono relative alla misura della temperatura dell’oggetto. Questa categoria ci porta ad evidenziare due parametri importanti per la termografia: accuratezza e sensibilità. Il primo parametro riguarda la precisione % dello strumento. Nella media le termocamere si aggirano in torno al 2%. Ciò che ci interessa davvero, in realtà, è la sensibilità dello strumento. Ovvero la più piccola differenza di temperatura che la termocamera riesce a rilevare tra un pixel e l’altro, tramutando poi queste differenze in scale cromatiche. In altre parole il vero indice di precisione che mi offre la mia termocamera. Generalmente la gamma FLIR si aggira tra i 60mK e i 40mK (0,04°K).
4. Quali sono le caratteristiche dell’oggetto che voglio controllare?
Questa domanda è necessaria per capire se l’oggetto che vogliamo ispezionare si trova in superficie oppure no e che tipo di riflessività abbiamo nel nostro ambiente o su di esso. L’ispezione termografica è un’ispezione superficiale e in base all’emissività e alla riflessione di un oggetto otterremo risultati diversi. Sfruttando le proprietà di conduzione dei vari materiali siamo in grado di rilevare anche differenze di temperatura per oggetti che non si trovano in superficie. Per questo tipo di ispezioni sarà necessario che vi sia una differenza di temperatura fra l’oggetto al di sotto e la superficie, inoltre è probabile che sarà necessaria una termocamera più sensibile in modo che possa rilevare anche le più piccole differenze di temperatura che per conduzione passano da un oggetto all’altro.
5. Connettività
Il quinto punto riguarda l’utilizzo della termocamera e la sua interfaccia con i sistemi presenti nello stabilimento. È importante capire se è necessario mettere a punto un’ispezione 24/h con allarmi automatizzati, oppure se voglio interfacciare la mia termocamera con software di visione industriali specializzati, come ad esempio Cognex Vision Pro creando ispezioni più complesse; o se semplicemente voglio un’ispezione “una tantum” per verificare differenze di temperatura.
RICHIESTA SPECIFICA O MAGGIORI INFORMAZIONI ?
Nuova Collaborazione Azzali Elettronica- FLIR
Azzali Elettronica è lieta di annunciare una nuova collaborazione con l’ azienda FLIR.
FLIR, (acronimo di Forward-Looking Infrared) è un’azienda Americana nata nel 1978 specializzata nella produzione di sistemi ottici a infrarossi per il settore militare. Negli anni successivi iniziò a specializzarsi anche nel settore civile, grazie ad importati acquisizioni di realtà leader tali Agema (azienda Svedese) e Inframetrix (azienda americana di Boston). Ad oggi FLIR opera in diversi mercati e con diverse tecnologie sempre legate al mondo della termografia.
Da cosa deriva la necessità di Azzali Elettronica di integrare prodotti termografici nel proprio portfolio?
Termocamere FLIR
Le termocamere FLIR sono in grado di catturare le variazioni infrarosse (sotto forma di calore o di freddo) che qualsiasi oggetto che ci circonda emana.
In buona sostanza, i prodotti FLIR andrebbero ad ampliare il numero di applicazioni di controllo prodotto/processo che con la visione artificiale tradizionale non saremmo in grado di risolvere.
Si pensi ad esempio ad una linea che produce affettati in vaschetta: se volessimo verificare la corretta saldatura del film trasparente, non saremmo in grado di affrontare l’applicazione con un sistema di visione tradizionale. Rilevare le differenze tra un punto di saldatura corretto e uno parziale o incompleto sarebbe di fatto impossibile, in quanto non sarebbero visibili all’occhio della telecamera.
Con l’utilizzo della termografia questo controllo risulterebbe invece semplicissimo. Lavorando infatti sulla differenza di calore tra il punto di saldatura e la vaschetta, saremmo in grado di determinare la “completezza” della stessa e quindi la sua corretta chiusura.
Come funziona una Termocamera FLIR?
Entrando più nello specifico, la differenza di calore viene misurata dalle termocamere FLIR grazie alla quantità di radiazione infrarossa che viene emessa da qualsiasi oggetto. Tale radiazione varia a seconda della temperatura del nostro oggetto. I sensori FLIR sono in grado di catturare l’intensità di tale variazione, garantendoci quindi una misura della temperatura dell’oggetto.
Lo spettro della luce infrarossa è ben diverso da quello con il quale ci confrontiamo ogni giorni e possiamo sfruttarlo nostro vantaggio su diverse applicazioni, permettendoci vedere ciò che l’occhio umano o la visione artificiale tradizionale non sono in grado di vedere.
Conclusioni
Attraverso l’aggiunta delle termocamere FLIR al parco prodotti di Azzali Elettronica siamo in grado di fornire una soluzione stabile e semplice per molte applicazioni di controllo prodotto/processo che prima risultavano poco stabili o addirittura non risolvibili.
Stay tuned and we’ll surprise you!!!